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mercoledì 9 ottobre 2013

Neuroni ritardanti

Innanzi tutto vorrei che
notaste il fatto che sono riuscita a scaricarmi 'sta foto, salvandola sul pc per inserirla sul blog!
Non so se avete capito lo sforzo sovraumano nell'affrontare solo il pensiero di doverlo fare da sola!!!
Comunque, quello della foto era ciò che io e le mie bimbe vedevamo dalla macchina mentre andavamo a scuola e il pensiero era: " Oddio, sto andando incontro all'inferno"
E infatti...
Ma iniziamo dall'inizio...
suona la sveglia: ore 6.30, mi giro e faccio: altri 5 minuti...
apro gli occhi: ore 7.40, PORCA MISERIAAAAA!
Ecco, quando accadono 'ste cose puoi star certa che ti alzi dal letto e riesci a prepararti in un lampo, comprese le bimbe: svegliate, lavate, mangiate, preparate e puntualmente in ritardo per scendere a scuola di Emma, ma stai pur certa che i tuoi neuroni rimangono attaccati al cuscino a cercare di capire cosa sta accadendo! In parole povere rimani rimbambita per tutto il giorno!!!
Così entriamo in macchina con il mio solito entusiasmo: "celapotemo fà pure stamattina, via più veloci della luce" ed una sola, piccola e speranzosa preghiera: "Fa che non diluvi".
Cosi, via in macchina, mandate imprecazioni al vecchietto con la panda, al contadino col trattore, all'autobus che faceva tutte le fermate. Stoicamente rassegnata al cantiere coi semafori sempre rossi di cui quotidianamente dimentico l'esistenza, dette parolacce al sindaco per aver invertito i sensi di marcia (che mi costringe a fare il "giro di peppe" inutile che allunga il mio percorso di un quarto d'ora e accorcia la mia vita di 10 anni), affronto il destino avverso nel difficile tentativo di trovare facilmente parcheggio e una volta trovato penso: "evvai non piove, che fortuna".
Scarico il passeggino, le pupe e tutte le borse, attraverso la strada e viene giù l'impensabile...
Guardo velocemente il cielo con un "Grazie, eh!", saluto Noè e i due liocorni e faccio alle pupe con un falso ottimismo: "Su, su, due gocce d'acqua non hanno mai ucciso nessuno". Ecco, DUE gocce non hanno ucciso nessuno invece il diluvio si, e ha spazzato via l'unico neurone che mi aveva seguito in tutto questo.
Emma è arrivata a scuola neanche troppo bagnata...e una mamma fa: "io alla mia ho messo mantellina e galosce ed è arrivata asciuttissima", ho soltanto sorriso pensando che invece io speravo di avergli messo almeno le mutande...
Il nubifragio è durato poco più di un quarto d'ora poi il sole....
Ritorno a casa, mi sfilo le mie ballerine rosse tutte fradicie e guardo i miei piedi tutti rossi: le scarpe avevano scolorito con la pioggia...
E così sorrido, riabbracciando i neuroni rimasti a casa ad aspettarmi!!!!!

1 commento:

marina ha detto...

Annaaaaa sei un mito! !! E comunque concordo con te, quando mi succede riesco a prepararmi in un nano secondo ma poi rimango rimbambita per tutta la giornata :-)

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